Nella vita di Miroma Ceramiche, società della distribuzione di pavimenti e rivestimenti ceramici e arredo bagno di Aversa (Ce) la svolta è arrivata, nei primi anni Duemila con l’ingresso di Rodolfo Corvino, attuale amministratore e figlio del fondatore, che nel 1978 aveva aperto e fatto crescere il primo punto vendita. Il primo perché, se Rodolfo aveva dato un importante impulso verso l’ammodernamento della struttura, attuata anche grazie al suo ampliamento, nel 2004 l’ingresso di suo fratello Mauro, che oggi è il responsabile commerciale dell’azienda, c’è stata un’ulteriore evoluzione.
Di conseguenza la società ha potuto affrontare con successo i cambiamenti del mercato e il lungo periodo di recessione fino a diventare la realtà attuale che, già ben affermata nel proprio bacino di utenza, conserva comunque importanti obiettivi di crescita. L’azienda è passata da quattro dipendenti dei primi anni Duemila agli oltre 20 di oggi e da un deposito e uno showroom a due depositi e due showroom, uno di 800 metri quadrati nella sede storica di Aversa e l’altro a Lusciano (Ce) di 300 metri quadrati, inaugurato quest’anno all’inizio di maggio. Simboli della capacità di rinnovamento, allestiti secondo un concept pensato per conquistare il cliente attraverso proposte di moderne soluzioni di bagno, gli showroom offrono al cliente numerose possibilità di scelta, attraverso una panoramica ben articolata dei migliori marchi di ceramiche, arredo bagno, rivestimenti, vasche idromassaggio, box doccia, biocamini e rubinetteria, carte da parati, supportate da un servizio “impeccabile” anche di progettazione personalizzata.
«Commercializziamo soprattutto marchi Made in Italy – spiega Mauro Corvino – ma trattiamo anche qualche marchio estero, sempre di fascia alta e medio-alta perché la nostra clientela è al 90% costituita da privati e la nostra offerta è più orientata al mercato della ristrutturazione, che ormai genera l’80% del nostro giro d’affari».
State ancora investendo. Avvertite la ripresa?
Il mercato è un po’ meno statico, ma anche durante la crisi siamo cresciuti e continuiamo a crescere, sebbene qualche anno di più e qualche altro un po’ meno, grazie a impegno e investimenti in pubblicità e nuove iniziative che fanno “girare” il nostro nome. Investire con l’obiettivo della crescita fa parte della nostra filosofia.
Quali sevizi offrite al cliente privato?
Grazie alla preparazione dei nostri sei venditori, possiamo dedicare particolare attenzione al servizio. Elaboriamo gratuitamente i preventivi, ci occupiamo di trasporto e consegna a domicilio del cliente con i nostri tre mezzi di proprietà, gratuitamente o su preventivo oltre. Curiamo molto la consulenza tecnica e aiutiamo il cliente nella progettazione del suo bagno fino a dargli la possibilità di acquistare a rate e di assicurare la sua casa con una minima quota annuale, grazie a Insurance Lab, un accordo che abbiamo stipulato con le Generali, così che in caso di allagamenti, rotture o danneggiamenti accidentali le spese di ripristino siano coperte dalla compagnia assicuratrice.
Come avete cercato di differenziarvi?
Prima di tutto attraverso gli investimenti strutturali che ci consentono, a differenza della maggior parte dei rivenditori presenti in zona, di avere prodotti e materiali in pronta consegna, stoccati nei due magazzini, che complessivamente si estendono su oltre 20mila metri quadrati di cui 4000 coperti. Qui, ad esempio sono sempre disponibili circa 300mila metri quadrati tra pavimenti e rivestimenti. A differenziarci c’è anche il servizio di progettazione offerto al cliente finale, ora molto esigente in tema di bagno, o al professionista che lo accompagna. Sei anni fa, abbiamo investito su un sistema di progettazione 3D specifico per i rivenditori di piastrelle che abbiamo rinnovato quest’anno con uno ancora più evoluto che è gestito dal nostro architetto interno il quale elabora i render per permettere ai clienti, una volta scelti i prodotti, di vedere virtualmente realizzato il bagno.
Per sviluppare le vendite, numerosi vostri colleghi hanno introdotto merceologie di altri settori. Voi non avete percorso questa strada …
Riteniamo che per essere efficace l’esposizione di arredo bagno debba impegnare spazi importanti, quindi abbiamo preferito concentrarci sul nostro core business senza ampliare l’offerta con l’inserimento di altre merceologie. Però, abbiamo in progetto l’apertura di nuovi showroom dove certamente potremo inserire prodotti diversi da quelli che trattiamo adesso. Coloro che si sono “lanciati” nella commercializzazione di altre categorie merceologiche lo hanno fatto, a mio avviso, soprattutto per cercare di recuperare la perdita di fatturato sul proprio core business. Per fortuna il nostro fatturato è tuttora in crescita, per cui adesso non sentiamo questa esigenza ma per il futuro abbiamo in progetto anche l’ampliamento dell’offerta.
Ritenete che in futuro le dimensioni saranno più importanti?
Non sempre le dimensioni aiutano ma nei prossimi anni pensiamo di aprire un punto vendita più grande su un terreno di nostra proprietà. Oltre un certo limite, la crescita deve essere anche strutturale e questa di conseguenza potrebbe consentirci l’inserimento di nuovi settori merceologici, come cucine, arredamento.
di Anna Rucci